Piccolo Teatro Città di Ravenna

G.A.D. Gino Caprara & Laboratorio Italiano

RASSEGNA STAMPA


Sabato 12 Gennaio 1980

+ "E gal cla checca"

Articolo comparso sul numero 2 de "Il Forlivese"

E' per lo meno strano che un regista colto e raffinato come Gino Caprara abbia, in questo lavoro, preso le date, le abbia mescolate come un mazzo di carte e se le sia servite come un prestigiatore maldestro.
La commedia "E gal dla Checca" è stata scritta da Alfredo Testoni (1856-1931) nel 1910 ed è perfettamente datata da precisi riferimenti storici: il divieto ai parroci di girare in bicicletta, le bandierine che nell'ultimo atto inneggiano a "Roma Capitale d'Italia", eccetera.
Sono perciò anacronistici ed arbitrari, oltrechè di cattivo gusto, i numerosi riferimenti che vengono fatti al Alfredo Binda ed al Giro d'Italia: Binda quando fu scritta la commedia aveva appena tre anni e vinse il suo primo Giro d'Italia nel 1925.
Certi mezzucci per strappare una risata sono sempre deprecabili, e lo sono tanto di più quando ad usarli è un gruppo come il Piccolo Teatro della Città di Ravenna che ha ben altre frecce al proprio arco per divertire ed interessare la platea.
Nella commedia si narrano le vicende di un parroco, nella fattispecie quello di Punta Marina, che per arrotondare le proprie magre entrate, in mancanza della tanto sospirata "congrua", affitta nei mesi estivi i locali della canonica a parenti e villeggianti, con conseguenze, prevedibili e non, a dir poco esilaranti.
L'arrivo di un giovanotto, timido all'apparenza ma quanto mai intraprendente, genera lo scompiglio fra i pensionati di Don Egidio, soprattutto fra le pensionti ammaliate dall'aria indifesa di quel povero satrapo e ci vorrà tutta l'abilità ed il buon senso del parroco per sbrogliare una matassa che più va avanti e più s'ingarbuglia.
Finale, come sempre, all'insegna del pentimento e pieno di buoni propositi per l'avvenire.
I personaggi sono appena sbozzati col pennato (Il "Cardinale Labertini" ha già cinque anni e Testoni non può permettersi di vivere di rendita), ma la bravura degli interpreti, sorretti da una regia tanto accorta quanto precisa, li ha resi nitidi e credibili.
Nominarne qui qualcuno sarebbe fare torto agli altri che, nel complesso, hanno reso tutti al meglio delle loro possibilità.
Un pubblico non folto ma eroico, stante il freddo ed il gelo della serata, ha sottolineato con frequenti risate e molti applausi il proprio gradimento per lo spettacolo.
Martedì 15 Gennaio, sempre all'Apollo, la Compagnia Teatro Romagnolo Dopolavoro Ferroviario di Faenza diretta da Giuseppe Longanesi, presenterà la commedia "La pignatta de Passador" scritta ed interpretata dallo stesso Longanesi.