Piccolo Teatro Città di Ravenna

G.A.D. Gino Caprara & Laboratorio Italiano

RASSEGNA STAMPA


Lunedì 06 Dicembre 2010

+ La coralità tutta romagnola

Articolo relativo alla messa in scena di Al Tatar

La Compagnia "Piccolo Teatro Città di Ravenna" ha fatto rivivere una mitica commedia di Eugenio Guberti: "Al tatar".
Questa commedia segnò, per il critico Vittorio Mezzomonaco, l'inizio trionfale del teatro romagnolo nel lontano 1921.
"Al Tatar è, senza dubbio, il capolavoro di Guberti, per quell'orchestrato composito di voci, di umori, di temperamenti che ricordano, sia pur in lontananza, i Rusteghi goldoniani.
Vi confesso che dopo averne letto molto la mia attesa si era fatta febbrile.
L'ultima sua edizione risale infatto al 1972.
Eugenio Guberti nasce a Ravenna nel 1871 da una famiglia della borghesia, appassionato della sua città, il Guberti ne studiò a fondo il dialetto e nelle ore libere dagli impegni professionali, si dedicò a scrivere appassionanti commedie.
I suoi copioni ci comunicano l'impressione di un'estrema semplicicità scenica a cui si collegano un lento sviluppo essenziale di sentimenti.
L'ambiente stesso in cui si svolgono le trame è la città, Ravenna, la cui presenza è spesso solo accennata nei riferimenti a strade, botteghe, personaggi.
Ci racconta il critico Icilio Missiroli: "Nella primavera del 1921 la rappresentava per la prima volta al teatro Rasi di Ravenna, la compagnia della "Società Artistica Drammatica Musicale Ravennate", diretta da Artuto Cellini ed otteneva un clamoroso successo.
Questo veniva confermato dopo pochi mesi in un concorso svoltosi al "Cantavalli" di Bologna dove la commedia fu premiata...
Al "Mazzini" (ora aula magna dell'università di Forlì) la commedia è stata felicemente riproposta dalla compagnia dialettale "La Ravegnana Livio Benini"...
Il pubblico si è divertito ed ha molto applaudito.
L'edizione del cinquantenario (1972), per virtù di interpreti e per bontà di testo, ha confermato la validità di questa commedia, nata proprio sotto buona stella". Tratto da "Icilio Missiroli... Un cronista per dieci stagioni" a cura di Vittorio Mezzomonaco.