Sabato 24 Febbraio 1996
+ Caccia al marito ricco
Caccia al marito ricco
La rassegna “Ritroviamoci al Rasi”, curata da Ravenna teatro, propone (domani alle 15), un debutto che sicuramente farà piacere agli appassionati di commedie dialettali. La Compagnia Piccolo Teatro della Città di Ravenna, intitolata a Gino Caprara, mette in scena la prima di L'è colpa de lòm dla lona, adattamento e regia di Roberto Battistini.
Lo spettacolo è tratto dal testo Ma per fortuna è una notte di luna di Ermanno Carsana che la stessa Compagnia presentò con successo, in lingua italiana, all'edizione del 1980 della Rassegna nazionale delle novità italiane, al teatro comunale dell'Aquila. Roberto Battistini ha tradotto il testo in dialetto, adattando la vicenda nella Romagna degli anni settanta.
Si tratta di una commedia giallo-rosa, dove il rosa è sicuramente il colore predominante. Tutto parte da una vedova, la 'signora Clelia', interpretata da Vitaliana Pantini, un tempo benestante che, per maritare la figlia Elena (Marina Venturini) con un ricco industriale non esita a ricorrere ad un espediente. La figlia, che non disdegna i quattrini, preferirebbe però riservare i propri sentimenti per qualcun altro meno ricco. A complicare le cose vi sono alcuni 'ladri di polli' e un investigatore da strapazzo. In scena, oltre le due protagoniste femminili, Mauro Casadio, Decimo Babini, Alessandro Braga, Romeo Ricci, Paolo Soprani e Renzo Gentili.
Il Piccolo teatro della città di Ravenna affonda le proprie radici degli anni dell'immediato dopoguerra: dopo una lunga pausa, all'inizio degli anni settanta, si è costituita la Compagnia attuale, volta da Gino Caprara, che ne è stato, oltre che ispiratore, anche validissimo regista. Con la sua direzione artistica il Piccolo teatro ha portato in scena quindici lavori in romagnolo. Ora la direzione artistica è affidata a Roberto Battistini.
Lo spettacolo è tratto dal testo Ma per fortuna è una notte di luna di Ermanno Carsana che la stessa Compagnia presentò con successo, in lingua italiana, all'edizione del 1980 della Rassegna nazionale delle novità italiane, al teatro comunale dell'Aquila. Roberto Battistini ha tradotto il testo in dialetto, adattando la vicenda nella Romagna degli anni settanta.
Si tratta di una commedia giallo-rosa, dove il rosa è sicuramente il colore predominante. Tutto parte da una vedova, la 'signora Clelia', interpretata da Vitaliana Pantini, un tempo benestante che, per maritare la figlia Elena (Marina Venturini) con un ricco industriale non esita a ricorrere ad un espediente. La figlia, che non disdegna i quattrini, preferirebbe però riservare i propri sentimenti per qualcun altro meno ricco. A complicare le cose vi sono alcuni 'ladri di polli' e un investigatore da strapazzo. In scena, oltre le due protagoniste femminili, Mauro Casadio, Decimo Babini, Alessandro Braga, Romeo Ricci, Paolo Soprani e Renzo Gentili.
Il Piccolo teatro della città di Ravenna affonda le proprie radici degli anni dell'immediato dopoguerra: dopo una lunga pausa, all'inizio degli anni settanta, si è costituita la Compagnia attuale, volta da Gino Caprara, che ne è stato, oltre che ispiratore, anche validissimo regista. Con la sua direzione artistica il Piccolo teatro ha portato in scena quindici lavori in romagnolo. Ora la direzione artistica è affidata a Roberto Battistini.