Piccolo Teatro Città di Ravenna

G.A.D. Gino Caprara & Laboratorio Italiano

Bruno Gondoni


Bruno Gondoni nasce a Ravenna il primo gennaio del 1901: l'uno, uno, uno, come era solito rispondere scherzosamente a chi gliela chiedeva. Fin dall'adolescenza fu avviato al lavoro i calzaturificio ravennate per contribuire al misero reddito della famiglia.
La sua passione per il teatro si manifestò concretamente a 23 anni quando, assieme ad altri, diede vita alla "Compagnia Città di Ravenna", prima compagnia filodrammatica romagnola della quale, nel 1932, ne assunse la direzione.
Gondoni fu attore assai scrupoloso da non lasciare niente al caso, ma studiando le parti fino ad entrare completamente nel personaggio così da rendere efficacemente il personaggio da interpretare.
Dopo la seconda guerra mondiale Gondoni fu il primo ad avvertire la necessità di un rinnovamento del nostro teatro sostenendo che il teatro "dialettale" non è solo farsa e superficialità, ma anche vita, dramma e impegno sociale senza con ciò negarne le radici più salde che si riscontrano nelle opere di autori che vanno da Guberti a Missiroli piuttosto che da Maioli a Marescalchi.
Gondoni scrive la sua prima commedia, "L'è turnè Toni", nel 1948 ed a questa ne farà seguire altre 24; la più nota ed anche la più amata dall'autore è certamente "La broja", uno spaccato di vita misera, ai limiti dell'umano, ambientata nelle paludi dell'Agro Pontino durante i lavori di bonifica ai quali prese parte un folto numero di braccianti romagnoli. "La fabbrica" è del luglio 1976 ed ha tutto il sapore di un cerchio narrativo che sta per concludersi;
Nel 1976, con il suo ultimo lavoro, "Te noj pinse’ viv la tu’ vita", si aggiudicò il 1° premio nella prima edizione del Concorso per copioni in Parlata Romagnola,
organizzato dal Tribunato dei Vini di Romagna.
La morte lo raggiunge il 2 agosto 1976.
Bruno Gondoni lascia dunque in eredità alla sua gente un teatro che oltre che far divertire costringe a meditare sui grandi valori della vita, quelli nei quali egli stesso credeva fortemente.