Al tatar
(di
Eugenio Guberti
)
2010 - Rassegna del Teatro Dialettale Romagnolo di San Pietro in Vincoli Premio "Gioacchino Strocchi" Premio per migliore scenografia |
La commedia, una delle prime nel panorama del teatro dialettale romagnolo, è di per sè una garanzia di successo sia per i caratteri dei vari personaggi scolpiti in modo eccellente dall'autore, sia per la recitazione così ben curata. La compagnia avrà sicuramente accumulato nel tempo molti premi meritati. Noi intendiamo premiarla quest'anno per la incisività delle due scenografie. Per quanto riguarda l'interno, quattro tavole di legno scuro ben delineano l'ambiente semplice ma decoroso di una stanza di soggiorno di una famiglia piccolo borghese del primo novecento: tavole che fungono da porte e da severa mobilia ingentilita da un tavolinetto rotondo attorniato da un paio di poltrone imbottite. L'ambiente esterno ci coglie di sorpresa: la verde pineta (poche piante e tanti cespugli in legno dipinto) della nostra terra ci regala un'aria di primavera e libertà e, su uno dei tronchi (e zòc) sopra cui siedono a discorrere i protagonisti spiccano dei funghi, sicuramente cresciuti dopo l'ultima pioggia; le viole poi sono lasciate alla nostra immaginazione. Molto curati, inappuntabili, sono anche i costumi che rafforzano la caratterizzazione di ciascun personaggio: accattivante il pastrano a quadri del panciuto Archimede che non si separa mai dal suo fiasco di vino. |